mercoledì 20 luglio 2011

... RIVOLUZIONE ...

Parlo con la gente in strada e tutti (tutti) ce l'hanno con questa casta di politici inetti che non fanno niente, lavorano un cazzo, rubano lo stipendio.
“Se io facessi così al lavoro, mi caccerebbero a calci in culo!”, mi sento dire.
Certo, mi verrebbe da rispondere, se lo fai da solo è sicuro; se lo faceste tutti voi che lavorate lì, forse le cose cambierebbero. Forse non vi butterebbero fuori tutti.
Comunque, chiudiamo la parentesi.
Di giorno vedi ovunque gente incazzosa.
La sera sei a casa e vai a leggerti i blog con i loro pittoreschi commenti. Dove si parla di politica, l'odio e il qualunquismo si sprecano. Insulti a tutto e tutti.
Mi sono sempre chiesto come sia possibile che su Internet si gridi alla rivoluzione e poi nel mondo reale trovo solo gente in coda che suona e strepita perché ha sempre fretta di andare a lavorare.
Ma la rivoluzione si fa in ufficio?

(...continua)

3 commenti:

  1. Ciao Bastian, ti consiglio di leggere anche quanto scrive Dionisio777 sul suo blog Liberi Pensieri.
    Sui rivoluzionari da tastiera sfondi una porta aperta: io indico sempre il blog di Grillo come sede nazionale dei capopopolo informatici.
    E Grillo è un blog dove si strepita e ci si fa anche un po' manipolare. Grillo è DENTRO il sistema.
    Io in rete cerco di capire e di conoscere e di comunicare, non certo di strepitare pigiando tasti...
    La rivoluzione è cercare di capire, almeno come primo passo e poi prendere coscienza.
    Consiglio MOLTITUDINE INARRESTABILE di Paul Hawken per meglio capire cosa sto dicendo.

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  2. @Daniela
    Tutti noi siamo parte del sistema, perché vivendoci dentro è impossibile non esserne influenzati. La prima cosa di cui prendere coscienza è questa.
    Se l'ambiente che ci circonda ci influenza, accorgersene non è un punto d'arrivo, ma solo il punto di partenza.

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  3. Si io lo so di essere nel sistema, infatti non posso nemmeno scappare e non lavorare...
    Ma ho letto interventi sul blog di Grillo e su altri che mi facevano prima sghignazzare poi...rabbrividire.
    Il fatto è che temo che la "rivoluzione" delle coscienze possa essere superata da una rabbia generale generatrice di violenza...
    Io uso la rete (che è assolutamente sistema) per conoscere persone come te, e per capire e comprendere.
    Io e mio marito poi a casa, a televisione spenta, leggiamo anche assieme e commentiamo, ma la difficoltà del tempo ridotto da un lavoro estraniante ci impedisce di avere altri contatti che non siano appunto quelli di lavoro...SIGH!

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