L'attacco finanziario degli ultimi giorni ha bruciato in 48 ore metà delle entrate che il governo aveva calcolato di incamerare con questa manovra "lacrime e sangue". Quindi le pezze che il sistema sta cercando di mettere nascono già azzoppate, almeno della metà, dando per scontato che non ci siano altre ondate speculative, cosa tutt'altro che scontata.
La politica, ormai nel panico, ha deciso di rispondere con una nuova maxi ondata di privatizzazioni di beni e servizi.
Stiamo ormai raschiando il fondo del barile, ma vale il detto a mali estremi, estremi rimedi.
Il problema è che nessuno ci sta dicendo cosa si farà dopo, visto che ormai è chiaro a tutti che andare avanti così non è più possibile.
Da noi, per ora, si stanno affannando come forsennati a spiegarci cosa si sta facendo, ma non ci stanno dicendo cosa faremo da lunedì prossimo: segno evidente di una totale mancanza di strategie di lungo termine.
I politici assicurano che daranno ai mercati internazionali un segnale forte. Forse stanno organizzando il loro suicidio di massa. Meno di così credo che non possano fare.
E' di oggi la notizia che lo Stato sta valutando la possibilità, sempre più concreta, di privatizzare ulteriori quote dei suoi "gioielli di famiglia". Eni, Enel e Finmeccanica, cioé energia e industria, verranno cedute in mano ad imprenditori privati, che ovviamente non sono enti benefici e quindi penseranno prima ai loro profitti e, se avanzerà qualcosina, anche ai nostri bisogni.
Ma la nuova politica di liberalizzazioni interesserà anche, e soprattutto, le aziende municipalizzate. Questo nella speranza di aumentare il tasso di concorrenza sul mercato (?).
Alzi la mano chi ha visto un miglioramento dei servizi o una diminuzione delle tariffe.
In questi anni hanno privatizzato le ferrovie: avete visto una diminuzione del prezzo del biglietto o un miglioramento del servizio?
Hanno liberalizzato la telefonia: pagate meno una telefonata?
Hanno liberalizzato luce e gas: avete notato qualche differenza per voi vantaggiosa?
Hanno privatizzato la sanità: state meglio e pagate di meno le visite?
Comunque, la vera chicca è un'altra: pare sia stato deciso che quei comuni che procederanno a privatizzare beni e servizi verranno premiati, mentre quelli che si opporranno ad imboccare questa strada senza uscita verranno penalizzati. Non toccheranno la distribuzione dell'acqua, per rispetto dell'esito referendario: come sono democratici.
Visto che noi con le nostre tasse abbiamo contribuiamo tutti gli anni al funzionamento di questi beni e/o servizi, perché non chiederci prima se siamo d'accordo?
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