domenica 27 febbraio 2011

PAT-MAN E LA PAT-CASA

Ho trovato questo articolo su "Affariitaliani.it". Pubblico senza commenti e medito...

Il racconto di Pillitteri nel 1994. Per sapere come andò la storia della casa a Cinzia Sasso, bisogna rifarsi al libro-intervista a Paolo Pillitteri, dal titolo "Io li conoscevo bene", che il giornalista Filippo Facci scrisse nel 1994. A pagina 149 l'allora sindaco raccontava di come l'attuale compagna di Pisapia gli chiese la disponibilità di un alloggio per lei e la sua famiglia.  "Si immagini una mattina di primavera, oltre il Castello Sforzesco, vicino alla Triennale. Io me ne pedalavo in bicicletta per parchi e viali. Incontriamo una giovane coppia con un neonato in braccio, mi fermano: saluti, complimenti, soliti commentini e confidenze". Lei è Cinzia Sasso, giornalista di Repubblica, lui è Giovanni Cerruti, de La Stampa. Continua Pillitteri: "Poi un attimo di serietà e, come spesso mi capitava, una richiesta: il nucleo familiare ha bisogno di un nido, una casa, "tu che puoi, tu che sei il sindaco, tu che ci sei amico": un classico. Il lunedì successivo cerco il presidente del Pio Albergo Trivulzio, Mario Chiesa, e gli chiedo se sia possibile assecondare la famigliola. Io, data l'urgenza, insisto. Ma non è che scossi troppo il pragmatico Chiesa, visto che la settimana dopo si fece viva per una risposta la mammina giornalista. In breve: risollecito Chiesa in modo pressante, quasi gli do un ordine: finché dopo qualche giorno m'informa che il tetto è stato trovato. I due, informati, ringraziano sentitamente, non tanto me ma un mio funzionario". Poi arriva il ciclone Mani Pulite. "Le confesso che non mi sarei mai aspettato - concludeva allora Pillitteri - di dover leggere nelle cronache dei loro giornali invettive feroci contro i clientelismi socialisti, questi craxiani 'che avevano dato le case ai loro amici'. Sono rimasto senza parole". L'ex sindaco di Milano probabilmente si riferiva anche a quanto lo stesso Facci avrebbe annotato in un secondo libro, "Di Pietro, biografia non autorizzata", scritto nel 1997: cioè che Cinzia Sasso, assieme a Giuseppe Turani, non ebbe problemi a pubblicare "I saccheggiatori. Facevano i politici ma erano dei ladri", un libro concentrato soprattutto sul sistema messo in piedi da Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio. Un libro che in pratica, fa notare Facci in questi giorni, fu scritto nell'appartamento che Mario Chiesa aveva procurato.

martedì 22 febbraio 2011

MA PISAPIA VIVE IN UNO SGABUZZINO ?

Ieri su " Repubblica ", si poteva trovare una interessante intervista al candidato sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che cerca di disinnescare gli effetti della notizia secondo la quale la sua compagna appare negli elenchi delle case ad "equo canone" del Pio Albergo Trivulzio.
La buona fede e l'onestà del buon Giuliano non credo che valga la pena metterle in discussione.
Quello che mi ha colpito sono altre cose.
Primo: l'avvocato ha subito puntato il dito alla "macchina del fango", che stava cercando di rovinare la sua reputazione di candidato onesto. Ma nessuno ha insinuato che lui abitasse in quell'appartamento. E' stata resa nota una lista di affittuari, cioé un dato di fatto. Dichiararsi infangati da una cosa vera, anche se spiacevole, sembra un controsenso: allora una balla non sarebbe stata infangante? Mi sembra il solito gridare al complotto e francamente mi delude.
Secondo: in un secondo momento, Pisapia si è doverosamente scusato, affermando di non aver subito compreso che, essendo la sua compagna compresa in quelli elenchi, la notizia avrebbe potuto avere effetti negativi per la sua campagna elettorale. Un'ingenuità, insomma, compiuta in assoluta buona fede. Sono convintissimo della sua buona fede, ma presentarsi come un ingenuo non mi sembra un bellissimo modo per accreditarsi come un buon sindaco.
Terzo: il buon Giuliano ha precisato che lui non ha mai abitato lì e che quell'appartamento era stato affittato dalla sua attuale compagna quando loro due ancora non si conoscevano: lei lo aveva chiesto all'ex sindaco Paolo Pillitteri in epoca non sospetta.  Proviamo anche noi a chiedere al sindaco Moratti, per favore ovviamente, se ci può dare un appartamentino a canone molto agevolato in centro città: in fondo, domandare è lecito, rispondere è cortesia.
Quarto: la potenziale "first sciura" ha disdetto il contratto di affitto nel 2008, quando i due hanno deciso di andare a convivere. A causa dei ritardi nella costruzione del nuovo nido d'amore, la signora ha vissuto ( e se non ho capito male continua a stare ) nell'appartamento dello scandalo. Quando l'avvocato Pisapia ha deciso di candidarsi, non poteva dirle di mollare subito la casa e di andare a vivere da lui? Non potevano insieme trovare un altro appartamento in affitto a prezzi di mercato? Sono indigenti ( lui avvocato e lei giornalista di "Repubblica" ) o il nostro eroe vive in uno sgabuzzino?
Chiediamo spiegazioni al candidato e pretendiamo delle risposte!

venerdì 18 febbraio 2011

PANICO NEL PD

Nichi Vendola spariglia le carte. Dopo mesi in cui tutti nel PD stavano preparandosi alla guerra contro il governatore della Puglia, lui li frega tutti e propone come candidato premier del centro-sinistra(?) nientemeno che il presidente del loro stesso partito : Rosy Bindi.
Panico tra i maggiorenti!!!
Come impallinare anche la Rosy, che, tra parentesi, ha uno spessore politico non indifferente, dopo aver fatto fuori tutti i possibili candidati presentabili?
Staremo a vedere : la loro capacità di suicidarsi li salverà anche stavolta.
Secondo me, Vendola l'ha fatto apposta: il suo è un calcolo politico che in un paese normale sarebbe stato prevedibile; da noi viene considerato geniale. Quale candidato è riuscito a sconfiggere il cancro Berlusconi per due volte? Prodi. E' disponibile a ricandidarsi? No. Chi, nel PD, è considerato prodiano? Rosy Bindi.
Tra l'altro, lei è sicuramente uno dei migliori candidati possibili: non dà l'impressione di essere disposta ad inciuciare col Silvio, che infatti la odia e la insulta non appena può ("E' più brava che bella", disse in un memorabile Porta a Porta).
In più, è forse l'unico esponente dignitoso per cercare di intercettare parte dell'elettorato cattolico, senza che ci sia bisogno di prostituire il partito con l'UDC di quel Casini che sull'innocenza di Cuffaro mise a suo tempo le mani sul fuoco, bruciandosele.
Infine, è donna e questo renderà più difficile per il suo stesso partito farla fuori, senza passare per maschilisti.
Comunque, non dispero: sono sicuro che il PD riuscirà ad eliminare anche questo ostacolo sulla strada dell'insuccesso.

lunedì 14 febbraio 2011

SE NON ORA, QUANDO ?


Ieri pomeriggio, dunque, sono andato in Piazza Castello a Milano per assistere alla manifestazione per la dignità delle donne.
Prevedendo polemiche da parte di Silvio e delle sue " ragazze coccodé ", mi sono portato dietro la mia digitale e, circondato da faziosità e atmosfera radical-chic, ho scattato alcune foto.
Le dichiarazioni di Berlusconi, Gelmini e Santanché, basate sulla loro realtà virtuale, sono ben spiegate da queste immagini...













...Per finire, un cartello fazioso, che incita in modo incivile all'odio e alla violenza : decisamente insopportabile!!!

giovedì 10 febbraio 2011

NON MANCA QUALCOSA ?

Mi è arrivata oggi una e-mail dal Partito Democratico. Non sono iscritto, ma ho piacere a tenermi informato sull'attività dei berlusconiani democratici.
Il titolo è già tutto un programma: "35 soluzioni ai problemi degli italiani, dì la tua".
Primo pensiero che mi viene: " Minchia! Così tante? "
Apro la mail e mi trovo di fronte a questo testo:
"Ciao , Berlusconi insiste nel raccontarci che senza modificare l’art. 41 della Costituzione non è possibile far ripartire l’economia: è una balla. Basti pensare ad esempio che, con l’articolo 41 vigente, negli scorsi decenni fino al 1980, l’Italia è stato tra i paesi che cresceva di più al mondo. Siamo quindi ai diversivi, ai tentativi di distogliere l’attenzione dalle vere misure che andrebbero prese per far crescere il paese e che il governo non è in grado di prendere.
Per questo noi stiamo lavorando a 41 proposte di liberalizzazioni che senza toccare la Costituzione, a costo zero e con effetti immediati possono abbassare i prezzi, sbloccare gli investimenti, creare lavoro portando vantaggi ai cittadini e alle imprese".

In otto righe, le proposte sono aumentate. Loro hanno le idee giuste per tirarci fuori dalla merda. Decido di non cestinarla e vado avanti a leggere:
"Su beta.partitodemocratico.it/liberalizzazioni ho voluto mettere in rete già le prime 35 proposte, per discuterle ed integrarle anche con te. Alcuni progetti sono già depositati in Parlamento, altre sono idee che stiamo sviluppando. Tieni presente che uno dei provvedimenti che presentai negli anni scorsi, e che più ha avuto effetti positivi con un risparmio di circa due miliardi, è stata la norma che abolì la tassa sulle ricariche telefoniche. Fu una iniziativa che venne dal basso, una petizione promossa da un ragazzo che presentò all’Unione Europea una denuncia. E’ per questo che ti invito a segnalarci, sulla basa della tua esperienza quotidiana, i settori di intervento possibile".
Clicco il link e mi si apre una pagina di proposte liberali divise per argomenti: ordini professionali, banche, carburanti, assicurazioni, semplificazione delle imprese, tutela dei consumatori, infrastrutture. In una parola sola: soldi.
Da quello che capisco, 35 proposte sono già state decise e vengono dall'alto, le ultime 6 possiamo scegliercele noi, democraticamente dal basso.
Infine l'apoteosi:
 " Lo facciamo perché l’Italia ha bisogno di una nuova stagione di liberalizzazioni a tutto campo. Quando sono stato ministro ho visto che anche piccoli progetti, in realtà, contano molto nella vita delle persone. Queste sono proposte che si occupano di farmaci, carburanti, energia, banche, poste, assicurazioni, professioni e commercio. Dei problemi degli italiani. Tra qualche settimana, anche con il tuo aiuto, avremo 41 norme ad effetto immediato da contrapporre alla propaganda di Berlusconi".
Forse ho letto male, ma non mi sembra di avere visto nel testo e nelle proposte frasi tipo "legge sul conflitto d'interessi", "legge per togliere ai partiti il controllo della TV", "legge elettorale decente", "ineleggibilità dei pubblici concessionari", "abrogazione delle leggi vergogna", "no al nucleare", "acqua pubblica".
Anche secondo voi manca qualcosa?

martedì 8 febbraio 2011

17 MARZO : FESTA DELL'IGNORANZA

In questi due giorni, si assiste all'ennesimo avvincente dibattito sul nulla, incentrato sulla ricorrenza dei 150 anni dell'unità d'Italia.
A dare il via alla dotta discussione è stata la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che ha contabilizzato la storica data, affermando che non lavorare quel giorno comporterebbe perdite elevate, anche perché "la data scelta dal governo" cade di Giovedì, con il rischio di invogliare quei fancazzisti dei dipendenti ad organizzarsi subito un bel ponte. Appena si è accorta della cagata uscita dalla sua bocca, ha subito tentato di rimediare: le aziende si impegneranno a celebrare adeguatamente la giornata, facendo partecipare i lavoratori.
Io ci sto!!! Mi immagino già i dipendenti seduti nelle sale riunione mentre dei professori di storia tengono delle "lectio magistralis" di otto ore sulla storia dell'unità d'Italia.
In più, qualcuno dovrebbe far notare alla colta(?) presidentessa che la data non l'ha scelta il governo, ma la Storia.
Invece di far finta di nulla, il segretario della UIL Angeletti ha voluto dimostrare ai suoi iscritti che anche lui ha studiato con profitto: si sarebbe infatti aspettato che la festa della Repubblica ( 2 Giugno ) fosse stata accorpata al 17 Marzo, perché va bene festeggiare ed essere istruiti ma bisogna anche produrre.
Spero che la sua intelligenza non gli suggerisca di festeggiare la Pasqua il 25 Dicembre...
Ha chiuso il trittico il Ministro delle Porcate Calderoli ( con quella faccia non può non essere un genio ), che, dopo aver istituito la ricorrenza con un'apposita legge approvata anche da lui come membro del Governo, adesso la critica.
Almeno lui è leghista, quindi dice cazzate per definizione.

domenica 6 febbraio 2011

POLITICHE GIOVANILI

Martedì scorso, una scolaresca dell'istituto tecnico commerciale Primo Levi di Seregno si reca al "Pirellone" in gita, per un incontro con i consiglieri regionali: un esempio di quell'avvicinarsi dei giovani alla politica, tanto beatificato dalle nostre mummie che "riposano" nei palazzi del potere.
Ad accoglierli,tra gli altri, due consiglieri del PDL: i monzesi Stefano Carugo e Massimo Ponzoni.
Mentre quest'ultimo sfodera l'immarcescibile regola delle conferenze di esordire con una battuta simpatica (ed originale soprattutto) circa il fatto che "Pur avendo solo 37 anni", si sente già vecchietto di fronte agli studenti, lo statista Carugo non può fare a meno di esternare "La sua gioia per poter lavorare con il miglior presidente della regione" e "Per essere arrivato dov'è" avendo incontrato la persona giusta che ha creduto in lui: dei temi proposti per la visita, manco l'ombra.
Nel viaggio di ritorno, la professoressa prende carta e penna e scrive una lettera di amara riflessione, più che di protesta:
«Manifesto indignata la mia sorpresa per il comportamento del consigliere Carugo. Primo perché ritengo che un consigliere regionale venga eletto secondo il principio di democrazia rappresentativa e non per fortuna dell’incontro con la persona giusta. Secondo, perché la visita in sala consiliare è interessante per avvicinare i ragazzi alla vita politica delle istituzioni e non certo per renderli bocconi appetibili alle propagande di partito. Di qualsiasi partito».
Panico in regione! All'improvviso i politici si accorgono che esistono delle persone che NON considerano normale l'essere eletti per capacità adulatorie, ma per meriti effettivi.
Occorre disinnescare la bomba. Si incarica della delicata questione il presidente del consiglio regionale Davide Boni ( Lega), che risponde alla professoressa con una lettera in cui, tra l'altro, scrive:
 «Considero l’apertura del Consiglio ai ragazzi un momento molto importante... Sono quindi particolarmente rammaricato del fatto che alcune affermazioni dei consiglieri regionali abbiano determinato le considerazioni che ci ha esposto... In genere questi incontri sono apprezzati... Nel caso specifico, mi spiace che la sua sensibilità sia stata urtata e, nei termini che precedono, le porgo le mie scuse».
Stupendo!!! Invece di rispondere con una richiesta di perdono ( o di tacere del tutto , che forse sarebbe stato meglio ), il Boni si rammarica di avere urtato la sensibilità della signora, che dev'essere di un altro universo, dato che in genere questi incontri vengono apprezzati.
Conclusione: Boni porterà la questione in aula per invitare i consiglieri regionali a comportarsi diversamente in futuro.
Per la serie: Si fa, ma non si dice.
P.S.: sarà istituita una apposita commissione sanitaria per lo studio scentifico di queste strane creature dalla sensibilità molto sviluppata.

venerdì 4 febbraio 2011

SESSO, BUGIE E...

Pare, quindi, che le foto dei "dopocena" nelle ville di Berlusconi ci siano e stiano cominciando a girare.
Oggi molti giornali pubblicano indiscrezioni e boatos in cui sostengono che si è già verificato un tentativo di vendere questi scatti compromettenti, ma che non è andato a buon fine.
Silvio, ormai, vive nel terrore, braccato in continuazione dalle richieste di denaro e di sistemazione di decine di "escort", "ragazze immagine", "accompagnatrici" che in tutti questi anni sono state sue ospiti alle cene col Bunga-Bunga incorporato.
Il fatto che decine di queste "signorine" lo assillino per essere pagate o per avere in cambio dei benefici, non deve sorprendere, così come non deve indignare che il nostro Presidente del Consiglio nel suo tempo libero trascorra delle sfaticanti e tristissime serate in compagnia di carrettate di gnocca: lui è libero di fare sesso come, dove e con chi vuole.
La sorpresa, semmai, dovrebbe essere quella di scoprire che il nostro è stato così stupido da non capire che non mantenere le promesse fatte ad una "escort", in italiano traducibile con mignotta, può essere estremamente più pericoloso che non rispettare le promesse elettorali.
L'indignazione, invece, dovrebbe derivare dal prendere atto che abbiamo un Premier ricattato e ricattabile, che fa pagare a tutti noi le sue prestazioni occasionali, mettendo queste donnine in posti pubblici.
In più, è inccettabile che un Premier, non solo spari raffiche di balle e di cazzate, ma addirittura arrivi a commettere dei veri e propri reati per cercare di difendere la sua reputazione.
Come faccia a pensare di avere ancora una reputazione è un mistero.

mercoledì 2 febbraio 2011

VELENI E POTENTI VELENOSI

A Milano l'aria è irrespirabile da un mese. I livelli di micropolveri hanno sforato di tre volte il limite consentito. Svariate sono in questi giorni le proposte per rimediare a questa situazione, che i quotidiani descrivono con toni apocalittici.
Una "soluzione" è già stata adottata: proibire la circolazione dei veicoli di Domenica, quando si sa che il traffico in città è più congestionato; dal Lunedì al Sabato, infatti, tutti usano i mezzi pubblici o si muovono in bicicletta, soprattutto coloro che entrano in città per andare al lavoro. Tutti, infatti, magnificano sempre più i treni per pendolari e la loro efficienza.
Un' altra l'ho sentita stasera: chiudere le scuole. E' infatti risaputo che i bambini sono spericolati al volante e le mamme che conducono i passeggini guidano come delle pazze, sgasando in preda all'ebbrezza della velocità.
Anche in Regione sono molto attenti al problema dell'inquinamento: è di stamattina la notizia che sotto la Piramide di Formigoni stazionano per ore svariate "auto blu" con il motore senpre acceso, perché assessori e dirigenti vogliono che siano sempre pronte a partire (fonte La Repubblica).
Domenica prossima probabilmente i cittadini andranno ancora a piedi, sperando che i livelli d'inquinamento tornino sotto i limiti consentiti: in questo modo, da Lunedì potremo tutti tornare a respirare l'aria di Milano, salubremente inquinata entro i limiti di legge.
Assessori e dirigenti regionali, invece, si sentiranno poco bene: a furia di far finta di preoccuparsi per i veleni, sono diventati velenosi per gli altri.

SCORIE

In questo periodo di delirio e decadenza in Italia, si dibatte anche di energia nucleare e centrali annesse. Le scorie nucleari sono quindi un argomento molto importante di cui discutere e infatti molti si stanno arrovellando sui metodi e i siti sicuri dove stoccarle. Per inciso, le ricerche effettuate hanno dimostrato che non esiste sul pianeta un luogo sicuro al 100%.
Un argomento di cui non si sente parlare, invece, è quello delle scorie della politica.
Il mondo politico a tutti i livelli è popolato da esponenti che sanno benissimo che se cadessero le rispettive maggioranze nazionali, regionali o locali, si ritroverebbero senza arte nè parte.
Stesso discorso vale per tutte le opposizioni, che del ruolo hanno mantenuto solo il nome: io sono d'accordo con chi propone di sostituire il termine opposizioni con "diversamente concordi".
Esistono su questo pianeta dei siti di stoccaggio assolutamente sicuri, dove immagazzinare queste scorie politiche per renderle innocue?
Dobbiamo rassegnarci a vederli girare come dei virus, pronti ad infettare di nuovo?
Hammamet si è rivelato un sito insicuro.
Qualcuno ha qualche idea?