lunedì 31 gennaio 2011

MADAME MINETTI

L’interrogatorio di Nicole Minetti, assistita dall’avvocato Daria Pesce, è durato circa tre ore. L’ex igienista dentale del premier si è avvalsa della facoltà di non rispondere a buona parte delle domande. Minetti, comunque, come riporta questa mattina La Stampa, “ha ammesso di aver preso in gestione gli appartamenti di via Olgettina (ben 4 intestati a lei) per ospitare le ragazze che frequentavano i festini di Arcore, nonché di aver ricevuto i pagamenti per gli affitti da Giuseppe Spinelli, il contabile di Berlusconi”. Ma non è tutto, perché la consigliera regionale avrebbe ammesso anche “di aver telefonato – continua La Stampa – e fissato appuntamenti alle giovani prescelte che volta per volta avrebbero dovuto animare i dopocena hard del presidente”.
(da "Il fatto quotidiano" )
Formigoni ha affermato che Nicole Minetti non si deve dimettere da consigliere regionale perché, così facendo, ammetterebbe la sua colpa.
Il fatto che non si dimetta, mi pare già un'ammissione più che sufficiente, dato che tutti gli inquisiti degli ultimi anni si sono comportati nello stesso modo.
L'argomentazione che esiste la presunzione di innocenza è risibile.
Per un personaggio pubblico e politico deve esistere soprattutto la presunzione, anzi, la certezza dell'onestà.
Madame Minetti non sembra averle e il fatto che i cittadini lombardi (soprattutto quelli che non hanno votato questa coalizione ) contribuiscano al suo stipendio per farle fare anche la mammana al Cavaliere di Hardcore non contribuisce certo alla reputazione della gentil signora.

domenica 30 gennaio 2011

OGGI E' DOMENICA

Oggi è domenica, quindi si santifica la festa.
Silvio ha organizzato una manifestazione contro i PM di Milano che indagano su di lui e quelli del PDL si dissociano, o dicono che ha ragione a prescindere ma che comunque non è il caso.
Ruby va in una discoteca di Rimini, i gestori sono tutti contenti perché così arrivano più clienti e loro guadagneranno di più... lei si presenta e non fa un cazzo, clienti e soldi sono meno del solito.
Una signora sordomuta fa causa alla Rai perché non può seguire Porta a Porta, perché non è sottotitolato.
D'Alema si fa intervistare per dire che è ora che il governo vada a casa, che bisogna votare e fare una intesa costituente contro Berlusconi, facendo decidere agli elettori tramite un "referendum di indirizzo" se vogliono la Repubblica presidenziale o quella parlamentare.
Napolitano, che è l'unico che dovrebbe intervenire, riposa, pensando all'unità d'Italia.
Bossi riposa, pensando all'unità d'Italia e a come distruggerla, tra un rutto e una pernacchia.
Io riposo, cercando di non pensare proprio.

sabato 29 gennaio 2011

Nuove professioni : PROMOTORI DELLA LIBERTA'

Le dieci di mattino. Sono a casa di riposo e mi sto dedicando al più classico "cazzeggio". Suona il campanello... Non aspetto nessuno!... Rispondo o faccio finta di non esserci?... No, mi toccherà rispondere: rumore in casa ce n'era, quindi è da maleducati... Poi c'è anche un po' di timorosa curiosità... Guardo dallo spioncino... Un tizio che nella penombra sembra giovane ed elegante: cheppalle. Il solito della "Folletto".
Apro: un ragazzo sulla trentina con fare e aspetto da manager modello Milano da bere anni '80, aria accattivante da piazzista e targhetta appuntata al taschino della giacca con un logo familiare, ma scritto troppo in piccolo per essere comprensibile.
" Buongiorno, signore, sono un PROMOTORE DELLA LIBERTA'. "...
Questo non è mai successo, ma da quando so che esistono questi nuovi operatori ho desiderato incontrarne uno, soprattutto per vedere come lavorano.
Mi sono sempre chiesto: come si promuove la libertà? Costa molto o si può pagare in piccole comode rate mensili? Consegna in tutta Italia?
Poi ci penso e mi dico: ma la libertà non era un diritto? E allora come si può farne un bene di consumo e promuoverlo? Vuoi vedere che il Promotore viene a casa mia e mi invoglia a pensare quanto staremmo meglio tutti se fossimo davvero liberi di fare ciò che vogliamo? O cazzo! Allora è anarchico, vuole la rivoluzione, il caos!!!
Allora il Silvio è proprio comunista!!!
In fondo con i suoi festini vuole solo promuovere la libertà dei suoi costumi sessuali.
Un Promotore della Libertà!
Il migliore!

Bastian Contrario

giovedì 27 gennaio 2011

Cari Compagni...grazie!!! Firmato Bondi

Dunque il Ministro della cultura Sandro Bondi ce l'ha fatta. Ieri il Parlamento ha respinto la mozione di sfiducia a suo carico.
Il disastro di Pompei, le critiche dei sovrintendenti alla sua gestione e gli scandali a base di nepotismi vari e piaggerie non sono state ritenute motivazioni sufficienti per revocargli l'incarico.
Durante il dibattito, il Ministro ha affermato che il "colpo mortale alla cultura" lo ha dato "la sinistra" portando durante i suoi governi "150 milioni di euro in meno alla cultura".
Visto che, evidentemente già sapeva che per lui la giornata buttava bene, ha deciso di volare alto :  "Ma voi che avete presentato la mozione di sfiducia siete davvero interessati a discutere di cultura? O le vostre intenzioni sono altre? Probabilmente volete tentare di dare l'ennesima spallata al governo in questa ansia che vi divora da tempo facendovi perdere il senso della politica ma questo cinismo della politica non porta da nessuna parte, è miope, lo ricordo soprattutto ai cattolici del Pd".
Infine, ha concluso:  "Ho rivendicato i meriti e ho ammesso i miei demeriti. Vi chiedo soltanto di valutarli con obiettività senza animosità politica e di decidere di conseguenza".
Giudizio: non male.
Notare l'accusa alla sinistra di avere dato 150 milioni di euro in meno, come se soldi e cultura fossero la stessa cosa: seguendo il ragionamento allora, il deposito di Paperon de' Paperoni andrebbe considerato una delle meraviglie del Mondo, come i caveau delle banche: con tutti i soldi che ci stanno!!!
Berlusconi si rivela essere uno stupendo parafulmine per tutti i suoi sodali: infatti qualunque sia il problema (scandalo, "porcata" o inefficienza), basta dire che si ammettono i propri errori (rivendicando nel contempo i propri meriti) e chiuderla così. Se qualcuno dovesse insistere a criticare, allora non è più critica, ma ci sono altre incoffessabili ragioni di astio e odio, non verso colui che è oggetto delle critiche, bensì contro il Cavaliere.
Infine, sarà bene rassegnarci: qui da noi, (a differenza del resto del mondo, dove solo una parte di quello di cui è stato accusato Bondi, sarebbe stato più che sufficiente a farlo dimettere) insistere nella richiesta di dimissioni non è un civile senso di opposizione contro uno incollato alla poltrona per ordini superiori, ma diventa ansia che ci divora.
Siamo proprio da psicanalisi.