Le dieci di mattino. Sono a casa di riposo e mi sto dedicando al più classico "cazzeggio". Suona il campanello... Non aspetto nessuno!... Rispondo o faccio finta di non esserci?... No, mi toccherà rispondere: rumore in casa ce n'era, quindi è da maleducati... Poi c'è anche un po' di timorosa curiosità... Guardo dallo spioncino... Un tizio che nella penombra sembra giovane ed elegante: cheppalle. Il solito della "Folletto".
Apro: un ragazzo sulla trentina con fare e aspetto da manager modello Milano da bere anni '80, aria accattivante da piazzista e targhetta appuntata al taschino della giacca con un logo familiare, ma scritto troppo in piccolo per essere comprensibile.
" Buongiorno, signore, sono un PROMOTORE DELLA LIBERTA'. "...
Questo non è mai successo, ma da quando so che esistono questi nuovi operatori ho desiderato incontrarne uno, soprattutto per vedere come lavorano.
Mi sono sempre chiesto: come si promuove la libertà? Costa molto o si può pagare in piccole comode rate mensili? Consegna in tutta Italia?
Poi ci penso e mi dico: ma la libertà non era un diritto? E allora come si può farne un bene di consumo e promuoverlo? Vuoi vedere che il Promotore viene a casa mia e mi invoglia a pensare quanto staremmo meglio tutti se fossimo davvero liberi di fare ciò che vogliamo? O cazzo! Allora è anarchico, vuole la rivoluzione, il caos!!!
Allora il Silvio è proprio comunista!!!
In fondo con i suoi festini vuole solo promuovere la libertà dei suoi costumi sessuali.
Un Promotore della Libertà!
Il migliore!
Bastian Contrario
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