"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo."
venerdì 15 luglio 2011
LE QUOTE ROSA BASTANO ?
Il Tar del Lazio ha azzerato la giunta Alemanno, perché non ha rispettato le quote rosa nei criteri di formazione.
Immediata la risposta del sindaco che ha annucciato la nomina di Rosella Sensi come nuovo assessore per la promozione della città e dello sport.
Domanda: le donne possono dirsi soddisfatte?
Prendiamo un altro esempio: Berlusconi da anni candida molte donne a tutte le elezioni e molte riescono a essere elette. Il governo annovera tra le sue fila donne come la Carfagna o la Brambilla.
Qualcuno pensa che siano lì per la loro competenza, o, come me, ritengono che siano state nominate per altri incofessabili e non proprio etici motivi?
Non dimentichiamo poi la scandalosa Nicol Minetti, tutt'ora membro del consiglio regionale lombardo, nonostante un processo a carico che la dipinge come la tenutaria di un bordello: quali meriti politici potrebbe mai avere una persona del genere per poter ambire ad un posto istituzionale come quello che ricopre la gentil signora ?
Non è anche questa una mercificazione del corpo femminile?
Piccola provocazione: mettiamo che Berlusconi si portasse in parlamento la metà di candidate e che nell'opposizione ogni onorevole facesse eleggere sua moglie, l'amica o l'amante. Le quote rosa sarebbero rispettate, eppure la questione della parità non sarebbe affatto risolta.
Che cosa manca, allora?
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