Dopo che la casta ha fatto in modo di salvarsi vergognosamente per l'ennesima volta.
Dopo che abbiamo saputo che toccherà a noi, per l'ennesima volta, rimediare ai loro errori.
Dopo che loro hanno già messo in salvo le loro ricchezze oltre confine.
Noi perché non ci incazziamo?
La risposta è che il passaggio dalla Lira all'Euro ha reso tutto più ovattato.
Nel 1992 il governo Amato varò un decreto a Luglio che consentiva il prelievo forzoso del sei per mille sui conti correnti bancari, l'istituzione dei ticket sanitari, la svalutazione della Lira e la sua uscita dall'allora sistema del "serpente monetario", prelusio alla successiva uscita dallo S.M.E. (sistema monetario europeo).
In autunno, arrivò anche la manovra finanziaria. Totale degli interventi: 100.000.000.000.000 (centomila miliardi di lire).
Come andò a finire lo sappiamo: i cittadini si incazzarono e cacciarono via i politici, sancendo la fine della Prima Repubblica.
Oggi sappiamo che il decreto finanziario appena approvato, senza l'aggiunta della finanziaria che verrà fatta in autunno, è di circa 70.000.000.000 (settanta miliardi di Euro), che in confronto a dieci anni fa vengono percepiti come una cifra enorme, certo, ma evidentemente non ancora inimmaginabile.
Proviamo a tramutarla in lire: 135.538.900.000.000
CENTOTRENTACINQUEMILACINQUECENTOTRENTOTTO milardi e NOVECENTO milioni.
Perché nessuno si incazza come dieci anni fa? Perché l'Euro rende la percezione della cifra come più accettabile.
Fate la prova: 70 miliardi a scuola lo avete scritto.
135 mila 138 miliardi e 900 milioni avrete più difficoltà a scriverlo.
Dieci anni fa ci incazzammo come bestie perché non sapevamo neanche scriverla quella cifra, non si riusciva neppure ad immaginarla, tanto era mostruosa.
Oggi è ancora più mostruosa, ma in termini numerici sembra più contenuta.
Gli italiani sono convinti che un euro equivalga a mille lirette. Peccato che ciò equivalga SOLO quando siamo pagati ma non quando dobbiamo pagare...
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