mercoledì 13 luglio 2011

BRAVA EMMA !





" Io penso che quello che stiamo facendo sia sufficiente a far capire ai mercati che noi non siamo la Grecia, non siamo in una condizione di questo tipo".
Bravissima Emma, giusto, finalmente una che parla chiaro.
Finalmente una persona senza ombre, che dall'alto della sua poltrona di Presidente di Confindustria garantisce dell'onestà dei suoi iscritti e del loro rispetto delle regole.
Infatti:
  • Il 7 Maggio 2011, durante la conferenza stampa delle assise generali di Confindustria, a Bergamo, ha dichiarato che " la condanna a 16 anni a Harald Espenhahn è un unicum in Europa. Una cosa di questo tipo, se dovesse prevalere, allontanerebbe investimenti esteri, mettendo a repantaglio la sopravvivenza del sistema produttivo ", rivelando poi che c'era stato " un lungo applauso per Espenhahn da parte della platea ", in segno di solidarietà. Ha comunque voluto sottolineare che le assise " hanno ribadito il massimo impegno per la sicurezza ", perché " ogni morte sul lavoro è una sconfitta " e - aggiungo io - una gran rottura di balle. Loro vogliono la sicurezza, ma se dovessero avere qualche colpa non li si condanni, per carità: all'estero potrebbero pensare che da noi chi sbaglia, paga.
  • Alla fine del 2010 l'azienda di Emma la Paladina - la Marcegaglia S.p.A. - mentre stava trattando con i sindacati il salario di ingresso di 200 nuovi apprendisti, ha assunto, formalmente in provincia di Udine, 40 lavoratori tramite la società Nuova Inde (creata nell'Ottobre 2010 con un capitale sociale di 10 mila Euro e successivamente acquistata dalla stessa Marcegaglia S.p.A. per 100 mila Euro), con uno stipendio inferiore a quello previsto dal contratto nazionale allora in vigore, traferendoli poi a Ravenna. Il giudice ha condannato l'azienda per comportamento antisindacale, obbligando l'azienda ad assumere questi lavoratori come dipendenti diretti, anche per il periodo in cui figuravano assunti dalla Nuova Inde. L'azienda ha presentato ricorso contro la sentenza perché secondo loro il verdetto "sembra avere motivazioni più politiche , che giuridiche". I soliti giudici politicizzati.
  • Nel 2008 Antonio Marcegaglia, fratello della paladina, ha patteggiato 11 mesi di reclusione e 6 milioni di Euro di risarcimento per una bustarella che l'azienda di famiglia versò ad un dirigente dell'Eni per aggiudicarsi un appalto di caldaie del valore di 127 milioni di Euro. E poi dicono che non c'è una Tangentopoli.
  • Grazie alla collaborazione delle autorità Svizzere, la Procura di Milano ha ricostruito una rete di conti alimentati per un decennio da fondi neri. intestati al capostipite Steno e alla nostra, utilizzati per operazioni riservate e per il pagamento di premi fuori busta ai manager del gruppo, oltre che altri piccoli cadeaux.
  • Steno Marcegaglia è stato indagato per smaltimento illecito di rifiuti pericolosi: l'indagine dovrebbe essere ancora in corso, dopo essere stata aperta dalla procura di Grosseto.
" Noi non siamo la Grecia, non siamo in una condizione di questo tipo ".
Noi siamo l'Italia!
Non vi basta? 

1 commento:

  1. Emma la giovane...1996 al 2000 al vertice dei Giovani Industriali e adesso alla guida di Confindustria. Emma Marcegaglia nasce a Mantova il 24 dicembre 1965 ovvero la "giovane figlia di papà" è stata a capo dei "giovani" dai 31 ai 35.
    Alla faccia della gioventù.
    Statisticamente uno è giovane fino ai 25 poi è ADULTO, ma in Italia, paese mammone e ladro e bugiardo, danno del "giovane" anche a chi ha più di 40 purchè non rompa le balle e non pretenda di fare carriera o avere stipendio migliore.
    Ecco non era perchè fosse giovane il motivo della sua nomina.
    Il gruppo Marcegaglia uno dei "padroni" meno buoni in assoluto, pagano male e poca sicurezza e lei ovviamente dice quello che dice.
    Che altro dovrebbe dire?
    Quindi confermo il Bastian Contrario: BRAVA EMMA BRAVA!!!
    ah, pare che nel 2009 Tremonti abbia parlato a favore del valore della stabilità nel lavoro, come contraltare della flessibilità che limita le prospettive dei lavoratori, nuoce alla famiglia e mina la stabilità sociale.
    Emma, perde le staffe e dice che “Riteniamo che la cultura del posto fisso è un ritorno al passato non possibile, che peraltro in questo Paese ha creato problemi”.
    Offesa.

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