"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo."
mercoledì 7 settembre 2011
TARANTINI : UN POVERO PADRE DI FAMIGLIA DISPERATO
Mentre tutti ormai aspettano l'ultima puntata della soap opera sulla finanziaria, il cavaliere decide di porre l'ennesima fiducia per non dover perdere inutilmente tempo a discutere il provvedimento al Senato.
Va bene grondare sangue, ma Berlusconi non può sprecarlo tutto su questo tema, di cui a lui interessa solo l'aspetto elettoral-sondaggistico.
Quindi, dopo aver preso per i fondelli per l'ennesima volta i "diversamente concordi" dell'opposizione targata Pd, gli unici che da 17 anni a questa parte si illudono di aver di fronte un interlocutore con cui dialogare, il presidente potrà dedicarsi all'impegno più urgente della sua agenda politica: convincere Giampi Tarantini, il padre di famiglia disperato che già ha tanto aiutato in passato, a patteggiare la pena.
L'arresto del pappone, infatti, lo costringe a forzare i tempi, dato che se si dovesse aprire il processo, diventerebbero pubbliche le intercettazioni tra B., Tarantini e le sue escort.
Dal nostro punto di vista, dovremmo sperare che Giampi decida di farsi processare.
Ma la prospettiva di una serena vecchiaia con pensione da urlo targata Silvio è una prospettiva molto allettante.
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