mercoledì 7 settembre 2011

CLANDESTINO ? AHI AHI AHI !






Da domani, anche chi si trova clandestinamente in Italia ed è sfruttato dai caporali che lo fanno lavorare in nero dovrà pagare le tasse.
Un'altra grande dimostrazione dell'accoglienza tipicamente italiana e della solidarietà che questo governo a trazione padan-leghista ha sempre manifestato verso i poveri e gli sfruttati.
La norma è stata inserita nella legge di conversione del decreto finanziario in discussione al Senato.
Il testo, al comma 35, infatti recita:

"A decorrere dall'entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, è istituita un'imposta di bollo sui trasferimanti di denaro all'estero attraverso gli istituti bancari, le agenzie <money transfer> ed altri agenti in attività finanziaria. L'imposta è dovuta in misura pari al due per cento dell'importo trasferito con ogni singola operazione, con un minimo di prelievo pari a 3,00 euro. L'imposta non è dovuta per i trasferimenti effettuati dai cittadini dell'Unione Europea, nonché quelli effettuati verso i paesi dell'Unione Europea. Sono esentati i trasferimenti effettuati da soggetti muniti di matricola INPS e codice fiscale."


Saranno quindi solo i lavoratori clandestini quelli che dovranno versare l'imposta, mentre nulla sarà dovuto dai cittadini dell'Unione Europea e dagli extracomunitari regolarmente assunti.
Il sospetto quindi che i caporali potranno comunque continuare a mandare i loro illeciti proventi all'estero è grande.
Resta da domandarsi perché ci si accanisca così sui più deboli.

2 commenti:

  1. E le peripatetiche altrimenti dette puttane?
    Pensa che introiti con questo puttanaio di Governo...

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  2. Loro il prelievo l'avranno alla fonte: il loro "money transfer" sarà il pappone

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