sabato 1 ottobre 2011

CHIACCHIERE DA OSTERIA





Da due giorni si leggono i continui strali del Presidente Napolitano contro la secessione della "Padania" invocata dalla Lega, che sempre più mi ricorda ( in versione comica ) il fascismo della Repubblica Sociale, con il suo ritorno alle origini nel tentativo di impedire l'inevitabile tracollo.
Ho sempre sostenuto che se domani mattina mi dicessero che sono ungherese, non avrei nulla da obiettare. Ma "padano", inteso come nazionalità, mai!
Sono anche d'accordo con Calderoli, quando dice che esiste il diritto all'autodeterminazione dei popoli.
Giustissimo. Io voglio essere Cartaginese.

C'è però una cosa che mi lascia sempre perplesso. Non capisco quale sia la necessità di dedicare così tanto tempo, e inchiostro, a una diatriba francamente futile come questa.
Abbiamo un presidente della repubblica ottantenne che definisce ignoranti quanti sul prato di Pontida gridano alla secessione, minacciando il carcere per i loro caporioni. Un po' come il vecchietto del bar che dice "fosse per me, un bel mitra e tutti al muro".
E lo fa per rispondere ai proclami di un'altra macchietta da osteria che, ripresosi(?) dall'ictus, spara cazzate e fa gesti volgari a destra e a manca, ormai preda della demenza senile che gli ha fatto perdere ogni freno inibitore. In fondo, le sue ultime gag altro non sono che la degenerazione triste del "celodurismo" delle origini: un po' come il vecchietto fuori di testa che va in giro nudo per i corridoi dell'ospizio.

Ma che razza di "dibattito" è questo?

E tutti i politici dietro a commentare come ancora una volta il granitico Napolitano si dimostri garante della Costituzione, difensore delle leggi e dell'unità nazionale.
Quello stesso presidente che non più tardi di quest'estate aveva detto che l'Italia doveva essere grata ai suoi politici per la rapidità e responsabilità con cui i parlamentari - anche leghisti- e il governo - anche leghista - avevano saputo reagire alla crisi economica, che anche secondo lui era piovuta improvvisamente dal cielo ( all'epoca gli scrissi, domandando perché mai avrei dovuto manifestare la mia gratitudine. Mai ottenuto risposta: evidentemente non c'era motivo ).

Insomma: per quanto tempo ancora ci dovremo sorbire delle stupide chiacchiere da bar tra anziani che giocano a briscola tra un "bianchino" e l'altro, mentre scompare alla velocità della luce la lettera di Trichet e Draghi?

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