lunedì 17 ottobre 2011

ATTENTI, CHE' QUESTI IL MORTO LO VOGLIONO DAVVERO

le nuove reclute della "celere"


Per prima cosa, provo grande compassione per quel carabiniere che s'è beccato un infarto mentre era impegnato nel suo servizio di "ordine" pubblico. Spero che si riprenda e che, finalmente, i suoi capi lo mettano a lavorare in un posto più "dignitoso" per un cinquantenne.

Un episodio così tragicomico non ricordo di averlo mai sentito prima d'ora durante una manifestazione.

Adesso, poi, salta fuori che la maggioranza di quanti tra polizia e carabinieri vengono mandati in piazza è talmente attempata da non farcela più a correre dietro a baldi teppisti ventenni pieni d'energia e desiderosi di spaccare tutto ciò che trovano sul loro percorso.

Una sorta di armata Brancaleone. Sotto quei caschi e dietro quegli scudi si celerebbero in realtà persone ormai fiaccate dall'incedere degli anni, a cui invece che dei fiori sui loro blindati, andrebbero donate pastiglie per migliorare la circolazione e per tenere sotto controllo la pressione. Quella che una volta era la temuta "celere" si sarebbe insomma tramutata negli anni in un reparto geriatrico di pubblica sicurezza.

Sarà che "a pensar male si fa peccato", ma a me sembra che la scelta di sparare questa notizia all'indomani dei vandalismi romani non sia frutto di un caso.
Sembra quasi che si voglia far sapere ai teppisti di sabato che possono anche "alzare il livello dello scontro"

Non mi sembra insomma così campata per aria l'idea che questo sia una sorta di "invito", e che forse sarà il caso di fare molta attenzione d'ora in avanti: non dimentichiamoci che i "nonnetti" che mandano in piazza, forse non avranno più il fisico, ma di sicuro non ci vanno disarmati.

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