giovedì 26 maggio 2011

NON SIAMO RAZZISTI NOI, SONO LORO CHE SONO STRANI

Primo mattino nell'afosa Milano.
In una piazza periferica, si aggira un uomo scalzo e a torso nudo dai tratti orientali.
In mano ha una foto di Giovanni Paolo II, che continua a baciare e ad osservare con aria estatica.
A mezza voce, bofonchia qualcosa che sulle prime non capisco, poi mi rendo conto che parla in un italiano stentato misto a frasi forse in cinese e, a modo suo, sta pregando.
E' evidente che è uno dei tanti "matti" che vanno in crisi ai primi caldi estivi, ma è altrettanto evidente che, pur essendo molto eccentrico, è assolutamente innocuo.
Qualcuno chiama l'ambulanza e, nell'attesa, si forma un piccolo crocchio di osservatori interessati.
Standomene un po' in disparte, riesco a captarne qualcuno.
Nessuno dice la cosa secondo me più ovvia, cioé che sta male.
Tutti sembrano infastiditi o spaventati da questa presenza che turba la vista ed il quotidiano tran tran cittadino.
Una signora di mezz'età premette subito che lei fa la volontaria in ospedale per confortare quanti stanno male e subito aggiunge che però andare in giro così conciati...
Un signore interviene criticando il fatto che "guarda come questo se ne va in giro, sporco e a piedi nudi, sono proprio dei selvaggi".
Un altro si intromette affermando che "uno così potrebbe spaventare i bambini".
Da notare che non c'è un bambino a vista d'occhio e che "questo" non sta facendo casino: è solo scalzo e a torso nudo.
L'ambulanza non l'hanno chiamata perché sta male.
Vogliono solo che qualcuno tolga dalla loro vista il "babau".

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