Sono passati due giorni dal terremoto politico delle amministrative e voglio dire la mia su quello che è successo, anche perché nei commenti che ho sentito e letto secondo me manca qualcosa.
Primo: perdono tutti i partiti, tranne i movimenti "grillini", che però non fanno grandissima presa sui delusi.
Secondo: abbiamo un grande partito di maggioranza a livello nazionale, cioé gli astenuti. Tutti parlano dei numeri di chi ha votato, ma nessuno si è soffermato a riflettere sull'unico dato che è rimasto costante tra queste e le precedenti amministrative. Cantare vittoria per queste elezioni sembra eccessivo.
Terzo: sorvolando sulle minchiate alla Verdini ("Tolta Milano è un pareggio". Come dire che tolti dieci anni alla mia macchina, è fresca di fabbrica ) il risultato di Berlusconi è molto più di una sconfitta. Se, avendo il monopolio dell'informazione è riuscito a subire un rovescio simile, questa è una Fukushima politica.
Quarto: Milano deve essere un campanello d'allarme anche per il PD. Il candidato che loro non volevano fa il pieno di voti, compie un vero e proprio miracolo e il partito diventa uno dei primi due della città.
Quinto: personalmente ho assolto il mio compito votando Pisapia per protestare contro l'ignobile comportamento della Moratti durante il confronto in TV. Ora che faccio? Lo voto sperando che vinca, o me ne frego e lascio fare alla natura?
Qualcuno mi aiuti.
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