domenica 1 luglio 2012

PRANDELLI NON E' BARTALI




C'ha sperato davvero di fare come De Gasperi che secondo la leggenda telefonò a Bartali, ringraziandolo per la sua vittoria al Tour de France, mentre l'Italia rischiava di precipitare nella guerra civile a causa dell'attentato a Togliatti.

Purtroppo per il presidente Napolitano, l'avventura della nazionale agli Europei non si è conclusa nello stesso modo. Una sfortuna davvero, non solo perché l'obiettivo è sfumato alla fine, ma anche per il fatto che la partita non è una di quelle su cui si possa discutere più di tanto: nessuna svista arbitrale... niente di succulento per gli eterni bar sport nostrani. Un 4-0 netto, umiliante e senz'appello.

E dato che una sconfitta così va dimenticata in fretta, niente orgia di retorica, anzi. Già stasera la telecronaca è stata improntata sin dall'inizio ad una preventiva ricerca di alibi come la stanchezza, da contrapporre alla freschezza della squadra spagnola, che evidentemente giocava la sua prima partita.

Quindi per fortuna niente più stronzate sulla nazionale che abbassa lo spread, che è esempio per un paese che si sta rialzando.
Niente più lodi sperticate all'italico spirito di sacrificio che supera tutti gli ostacoli.
Se a Napolitano, e anche a Monti, non è andata bene, stanotte io non dovrò sentire i caroselli di clacson e il cane che abbaia disperatamente per il terrore dei botti

In fondo, il bicchiere è mezzo pieno.

PS: Dopo stasera, per Borghezio, Balotelli sarà ancora padano?

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