"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo."
giovedì 4 agosto 2011
LORO FIRMANO, NOI SCHIATTIAMO
Governo, Confindustria e sindacati hanno deciso di firmare un nuovo patto per tentare di porre un argine allo tsunami che sta per abbattersi sull'Italia.
Ovviamente, nessuna delle decisioni che sono e saranno prese avrà il benchè minimo risultato, dato che ormai la situazione pare aver superato di molto il punto di non ritorno. L'unico effetto che riusciranno ad ottenere sarà quello di sfiancare le forze del paese fino a distruggerle, forse posticipando di pochissimo il momento in cui i nodi arriveranno definitivamente al pettine.
La cosa veramente singolare di questo nuovo patto sono i contraenti: governo e Confindustria da decenni agiscono come carnefici su mandato di potentati economici e politici, tipo Commissione europea e lobbies finanziarie, con il chiaro e spesso dichiarato intento di ridurre all'impotenza e alla disperazione il popolo, al solo fine di mantenere ed accrecere il loro potere e la loro influenza su scala planetaria. Chiaramente, per accrescere le loro "ricchezze" hanno bisogno di creare sacche di povertà sempre più estese. In questo momento quindi a questi potentati fa molto comodo che si parli così tanto della "casta", che rappresenta lo specchietto per allodole ideale, per far si che l'opinione pubblica rivolga le proprie attenzioni e sprechi le proprie energie contro un obbiettivo secondario, perdendo di vista ciò che invece andrebbe davvero combattuto.
Fin qui, comunque, niente di strano.
Invece è singolare, dicevo, il comportamento della varie sigle sindacali, che dopo avere per anni subito i comportamenti criminali e criminosi degli altri due attori, nel momento stesso in cui si rende evidente oltre ogni dubbio il fallimento del sistema, accettano, loro vittime consapevoli, di stringere un patto suicida che comporterà la loro sconfitta definitiva.
Sono anni che i sindacati proseguono a testa bassa sulla strada della concertazione, cioè quella politica che ha permesso di eliminare dei diritti fondamentali, in cambio di quattro soldi di risarcimento: in pratica un ignobile baratto in nome di una produttività che non solo non è mai esistita, ma che adesso sta mostrando il suo vero volto, cioè lo sfruttamento schiavistico.
Da questo punto di vista adesso possiamo dire che finalmente il sistema è collassato.
Purtroppo, visto le geniali mosse di oggi, finiremo per collassare anche noi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento