lunedì 14 marzo 2011

SETTE RIGHE, QUATTRO CAZZATE

Sto leggendo "Repubblica" on line e mi imbatto in una ANSA:
"Non credo" che il disastro in Giappone "giustifichi una rimessa in discussione del piano italiano verso l'energia nucleare" ha detto il ministro degli Esteri Frattini. "Abbiamo fortunatamente zone che sismiche non sono" ha aggiunto, ricordando che "alle frontiere tra Italia e Francia ci sono decine di centrali nucleari, a pochi chilometri da Torino". Il titolare della Farnesina ha precisato che le giovani generazioni non dovrebbero pagare ancora di più "il prezzo della dipendenza dai Paesi produttori", perché "stiamo vedendo cosa accade con la Libia".
In sette righe non credevo si potessero concentrare tante cazzate!
Tutti stanno chiedendosi se le centrali nucleari sono sicure: in Austria il ministro dell'ambiente ha chiesto di sottoporre le centrali europee a degli stress test, per testarne la sicurezza.
Non mi risulta che l'Italia sia un paese non sismico; se non ricordo male, di terremoti ne abbiamo avuti anche noi: siccome qui le misure di sicurezza fanno ridere, ci sono stati migliaia di morti.
Il fatto che al confine con la Francia ci siano decine di centrali non è argomento che rassicuri poi così tanto.
L'ultima mi sembra la vera cricca: siccome ora c'é la rivolta in Libia, fra vent'anni avremo il nucleare. Tradotto: siccome adesso le bollette costeranno più soldi, in futuro i nostri figli le pagheranno in radiazioni.
Chi li ha votati se li merita!

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