Non contento della splendida figura fatta a Roma, sua altezza Brunetta ha cercato di ribadire la sua verità.
Ha accusato i precari di avergli teso un agguato squadristico, di averlo insultato mentre lui invece metteva in pratica tutte le regole del galateo.
Ha affermato che lui sarebbe stato ben lieto di parlare di precariato, ma che quella non era l'occasione adatta, perché un argomento del genere andrebbe affrontato in un apposito dibattito, avendo a disposizione il tempo necessario e non il minuto che era stato da lui magnanimemente concesso.
Al di là delle evidenti balle della versione di sua altezza Renato, non capisco cosa possa avere di squadristico la richiesta di "porre una domanda al signor ministro". Nelle riprese video fatte, infatti, non appaiono nè manganelli, nè olio di ricino.
Sul fatto che "l'azione" fosse stata preordinata sua altezza il ministro ha perfettamente ragione: lo testimonia lo striscione esposto, che sicuramente non è stato preparato al momento. Per caso voi conoscete qualcuno che, volendo chiedere qualcosa ad un ministro non si rechi là dove sa di poterlo incontrare, ma giri tutta l'Italia per incontrarlo casualmente?
Sua altezza il ministro ha detto in tempi non sospetti che è arrivato a tanto così da vincere il premio Nobel, ma ha rinunciato per dedicarsi alla politica: che sfiga che abbiamo avuto!
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