martedì 4 febbraio 2014

COME FAI A SCRIVERE ?

Ormai sono mesi che assisto a bocca aperta agli avvenimenti e alle notizie che li descrivono. Ed è altrettanto il tempo in cui ogni volta mi viene quasi quasi voglia di scriverci su qualcosa anch'io. Ma poi mi chiedo se effettivamente valga la pena di commentare cose che francamente sono incommentabili e per le quali o ti incazzi, oppure ridi per non piangere.

Qualche esempio in disordine cronologico:

  • Pisapia: «La città è molto migliorata ma lo riconoscono soprattutto da fuori» : a parte che se fossi in lui mi preoccuperei molto se volessi ricandidarmi, forse è perché chi ci vive non ha notato le mirabolanti migliorie apportate dalla giunta. Soprattutto quelli che non abitano in centro e che quindi non hanno bike sharing a disposizione e possono tranquillamente respirare i gas di scarico come prima dell'introduzione dell'area "c", che rende evidente quali sono i confini della città nella concezione del suo sindaco...

  • La Fiat pagherà le tasse nel Regno Unito e avrà sede in America. I sindacati esultano perché l'azienda resta in Italia...


  • La legge elettorale: premio di maggioranza (se va bene) al 37%. A casa mia la maggioranza è al 50% + 1. Se penso che sessant'anni fa chiamavano "truffa" la legge di De Gasperi...


  • Cosa faresti se fossi in macchina con la Boldrini? Scenderei immediatamente perché ho sbagliato auto e cercherei di scappare velocemente per non essere linciato dalla sua scorta.


  • La disoccupazione cala dello 0,1%: vero e infatti Letta esulta. Peccato che gli "scoraggiati", cioè quelli che rinunciano a cercare lavoro (e che per questo non vengono più conteggiati come disoccupati) aumentano dello 0,4%.

Ora ditemi: come si può scrivere un commento su 'ste cose senza avere nello stesso tempo la certezza che in fondo non si sta facendo altro che perdere tempo?

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