domenica 31 marzo 2013

C'E' CHI PUO' E CHI NON PUO'. IO PUO'

E' da un mese che ho annullato il mio voto e ogni giorno che passa mi convinco sempre più di aver fatto bene. Non perché in questo modo io abbia fatto chissà quale nobile gesto, ma perché almeno mi rimane l'amara consolazione di non aver dato il mio modestissimo contributo allo schifo cui si assiste. E non essendo complice, ho piena libertà di critica.

Posso prendermela con Napolitano che stiracchia la Costituzione un'altra volta. Prima ha accettato che un governo legittimamente eletto si dimettesse senza essere stato sfiduciato (caso unico in Europa dal dopoguerra ad oggi), inventandosi con Monti una nuova figura di "dictator" romano: e, infatti, come nell'antichità il suo governo ha fatto passare con la scusa dell'emergenza leggi aberranti di cui pagheremo le conseguenze nei lunghi anni a venire. E potrei anche avercela un po' con l'orda di faciloni che erano convinti che via il Papi bastasse un professore bocconiano senza pubblicazioni e più educato per tornare tutti a star bene. A dimostrazione che B. sarà anche un demone, ma di sicuro non è il diavolo in persona come veniva dipinto dai suoi avversari.

E a proposito di avversari, posso anche gioire un pochino che il liberal-radical-chic Partito Democratico non sia riuscito a vincere con questa antidemocratica legge elettorale, per cui chi arriva primo prendendo neanche un terzo dei voti si cucca il cinquantacinque per cento dei seggi della camera: se quella di De Gasperi era una legge-truffa, per questa non c'è definizione.
Mi dispiace un po' per Bersani che si preoccupava di smacchiare giaguari, creare un liberismo più equo - contraddizione in termini -, lottare contro l'evasione fiscale e fare le grandi riforme. Quando si è accorto di aver toppato ha cercato di metterci una toppa, ma era troppo tardi.

Posso godermi Berlusconi che ormai è chiaro che è eterno perché, anche grazie ad una legge elettorale ad personam, o vince e piglia tutto il cucuzzaro, oppure perde pareggiando (e che nessuno dica più che Calderoli non sa fare bene le porcate).

Posso guardare con commiserazione tutti quelli che hanno votato M5S pensando che fossero chissà che cosa e adesso che i grillini si stanno rivelando in tutta la loro magnificenza, mi diverte un po' vederli arrabbiati e delusi per aver buttato via il loro voto.

Ma soprattutto, mi posso finalmente godere - preoccupandomi al contempo - gli eletti Pentastelluti, che sono meglio di un grande fratello, un talkshow, una soap, un reality, un serial tutti insieme. Questa accozzaglia general-qualunquista che dice una cosa poi la smentisce Grillo e allora negano di averla detta, sostenendo che si è messa in moto la macchina del fango. Che prendono in giro Napolitano che non s'addormenta e poi dormono loro in senato. Che parlano di fascismo buono e di fascismo cattivo. Che voteranno le proposte di legge che fanno parte del loro programma, ma che poi non presentano proposte di legge - mentre i partiti corrotti e bastardi in pochi giorni ne hanno buttate lì 500 - perché sono alla ricerca di qualcuno che insegni loro a scriverle (ma non erano tutti laureati?). Che insomma fanno solo un gran casino, e per farlo si sono dimezzati lo stipendio (e a seconda dei punti di vista, almeno costano meno, oppure troppo per quello che fanno). Che se uno avesse voglia ci potrebbe scrivere interi volumi: per ora mi limito a segnalare questo (sotto)blog che cerca di starci dietro.

Quanto a me, mentre guardo 'sto circo e mi preoccupo per il domani, aspetto che mi diano le uniche due cose che devono fare subito: meno tasse e il mio reddito di cittadinanza. E visto che il qualunquismo ormai dilaga, me ne frego di chi sarà a darmele.

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