giovedì 4 ottobre 2012

LA CAMBIALE IN BIANCO




Sarà da complottista, ma a me è sembrata ben strana la sequenza temporale in cui prima il premier Monti urla ai quattro venti che non ha alcuna intenzione di prolungare la sua esperienza di governo, poi scoppia lo scandalo Fiorito che annienta completamente qualunque residua credibilità della politica ed infine ancora Monti  sommessamente dice davanti ai suoi veri grandi elettori che se serve lui sarà ancora a disposizione.

Che siano coincidenze o meno, è un fatto che qualunque cosa accada Monti rimarrà in Senato come garante di quei poteri finanziari che lo hanno messo lì. Sarà il portavoce del governo verso i mercati e riferirà gli ordini di questi ultimi. Secondo me il dibattito se debba candidarsi o meno alle elezioni è assolutamente inutile. La sua nomina a senatore a vita è già sufficiente: rappresenta la cambiale in bianco pronta ad essere riscossa in futuro. Nessuno sano di mente rinuncerebbe per farsi eleggere, quindi non vale neppure la pena parlarne.

Del resto la politica non ha più la forza necessaria per liberarsi dal commissariamento in cui è stoltamente finita. Questo la dice lunga sul livello dei suoi rappresentanti. Dopo lo scandalo Fiorito tutti i partiti si sono affrettati istericamente a voler dimostrare che è ora di dare una bella ripulita e di correggere gli errori del passato.

Ma al punto in cui siamo questa è la peggiore strada in assoluto.

Vendola che dice che si riduce lo stipendio di 50mila euro, per esempio, non fa che confermare che se se lo può permettere allora guadagnava già troppo. Rutelli che si autoassolve dalle ruberie di Lusi perché lui non si poteva accorgere di niente visto che non è un ragioniere dimostra solo la propria incompetenza (principio fondante della odierna meritocrazia).
Il ritornello del così fan tutti è semplicemente ridicolo.
Quello che è mancato del tutto è il politico che dica che quei soldi, ignominiosamente troppi in un periodo di vacche magre, sono stati usati correttamente. O al limite che con grande faccia tosta dicesse che i partiti politici sono associazioni private e che un privato con i suoi soldi ci fa quel che gli pare.

Certo poi avrebbe dovuto andarsene un secondo dopo per incompetenza o malafede a seconda dei casi. Ma almeno non ci sarebbe una cambiale in bianco eternamente in riscossione.

Nessun commento:

Posta un commento